rarefilm.net

Nome: Monte Bianco

Altitudine: 4.810m slm

Coordinate geografiche: Lat. N 45° 50′ 01”, Long. E 6° 51′ 54”

Prima ascensione: 8 agosto 1786 da parte di Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard

 

Il Monte Bianco (Mont Blanc in francese) è la vetta più alta d’Europa con i suoi 4.810mt. Nei paesi francofoni, è anche chiamato Mont Blanc o la dame Blanche. In generale è conosciuto con il nome di Tetto d’Europa o Tetto delle Alpi.

 

Accessi

Da Courmayeur, prendiamo gli impianti di risalita a La Palud per Punta Helbronner. Possiamo scendere sia al Rifugio Torino che direttamente a Punta Helbronner dato che la differenza di dislivello è minima. Ci incamminiamo seguendo la traccia che normalmente è ben battuta ed evidente. Il percorso è praticamente in piano, infatti il dislivello (in salita) è di circa 200 metri. La traiettoria della traccia, abbastanza rettilinea, subisce di anno in anno alcune piccole variazioni in base all’apertura dei crepacci, soprattutto nella parte centrale della traversata. Giungiamo in prossimità dell’Aiguille du Midi e deviamo a sinistra; dopo il tratto pianeggiante, il Col du Midi, troviamo la breve salita antistante al rifugio. La percorriamo e siamo così al Refuge des Cosmiques per il pernottamento (prenotazione obbligatoria). Al mattino molto presto (normalmente h. 1,00 colazione e via) ci incamminiamo percorrendo il tratto di discesa e raggiungiamo il Col du Midi. A destra seguiamo la traccia che attraversa il colle e, lasciata a sinistra una zona soggetta a scariche di serracchi, cominciamo a risalire il pendio. Inizialmente la traccia è la stessa che, lungo questa via di salita, porta al Mont Blanc du Tacul, quindi è ben evidente e battuta. Superiamo il primo tratto di media pendenza e procediamo ora zig-zagando sulla notevole salita che ci permette di raggiungere una zona molto crepacciata e, con larghe svolte, raggiungiamo la spalla del Mont Blanc du Tacul (4.100 m circa). Salendo a sinistra si raggiunge la vetta del Mont Blanc du Tacul, proseguendo invece lievemente a destra, verso sud, percorriamo un tratto in discesa e raggiungiamo una larga sella denominata Col Maudit. Da qui proseguiamo ed in breve costeggiamo la serraccata della spalla nord-est e con larghe svolte risaliamo la ripida traccia del versante nord del Mont Maudit. Il pendio diventa ancor più ripido, lo risaliamo e raggiungiamo il Col du Mont Maudit (4.345 m). Superiamo il Colle e scendiamo lievemente fino al Colle della Brenva (4.303 m), riprendiamo poi la salita, in questo punto veramente ripida, del Mur de la Cote. Un tratto abbastanza pianeggiante precede, a questo punto, la salita verso la vetta passando in prossimità dell’affioramento roccioso dei Petit Rochers Rouges e dei Petit Mulets, rispettivamente di 4.577 e 4.690 metri. Rimangono poco più di 100 metri di dislivello che superiamo percorrendo l’ampio pendio nevoso fino a raggiungere la vetta del Monte Bianco.

Nota 1: per abbreviare l’avvicinamento del 1° giorno possiamo, da Punta Helbronner, prendere la telecabina per l’Aiguille du Midi e proseguire come sotto descritto nell’accesso da Chamonix.

Da Chamonix (Francia), prendiamo gli impianti di risalita ed arriviamo all’Aiguille du Midi (3.842 m). Usciamo dal corridoio della stazione passando per la caratteristica grotta di ghiaccio dove ci prepariamo con ramponi e tutto il necessario per affrontare il ghiacciaio. Il nostro cammino inizia con una ripida discesa sul ghiacciaio, prestiamo molta attenzione soprattutto al primo tratto. Arriviamo poi al punto in cui il pendio si attenua notevolmente ed in breve ci troviamo nel tratto pianeggiante. Siamo al Col du Midi, proseguiamo e raggiungiamo la breve salita antistante al rifugio. La percorriamo e siamo così al Refuge des Cosmiques per il pernottamento (prenotazione obbligatoria). Al mattino molto presto (normalmente h. 1,00 colazione e via) ci incamminiamo percorrendo il tratto di discesa e raggiungiamo il Col du Midi. A destra seguiamo la traccia che attraversa il colle e, lasciata a sinistra una zona soggetta a scariche di serracchi, cominciamo a risalire il pendio. Inizialmente la traccia è la stessa che, lungo questa via di salita, porta al Mont Blanc du Tacul, quindi è sempre ben evidente e battuta. Superiamo il primo tratto di media pendenza e procediamo ora zigzagando sulla notevole salita che ci permette di raggiungere una zona molto crepacciata e, con larghe svolte, raggiungiamo la spalla del Mont Blanc du Tacul (4.100 m circa). Salendo a sinistra si raggiunge la vetta del Mont Blanc du Tacul, proseguendo invece lievemente a destra, verso sud, percorriamo un tratto in discesa e raggiungiamo una larga sella denominata Col Maudit. Da qui proseguiamo ed in breve costeggiamo la serraccata della spalla nord-est e con larghe svolte risaliamo la ripida traccia del versante nord del Mont Maudit. Il pendio diventa ancor più ripido, lo risaliamo e raggiungiamo il Col du Mont Maudit (4.345 m). Superiamo il Colle e scendiamo lievemente fino al Colle della Brenva (4.303 m), riprendiamo poi la salita, in questo punto veramente ripida, del Mur de la Cote. Un tratto abbastanza pianeggiante precede, a questo punto, la salita verso la vetta passando in prossimità dell’affioramento roccioso dei Petit Rochers Rouges e dei Petit Mulets, rispettivamente di 4.577 e 4.690 metri. Rimangono poco più di 100 metri di dislivello che superiamo percorrendo l’ampio pendio nevoso fino a raggiungere la vetta del Monte Bianco.

 

Da Les Houches (Francia), prendiamo la funivia che ci porta a Bellevue (1.794 metri) e qui attendiamo il “Tramway du Mont Blanc”, il trenino a cremagliera proveniente da Le Fayet / St. Gervais, per raggiungere Nid d’Aigle (2.372 metri). Iniziamo qui la nostra salita incamminandoci per l’evidente sentiero che ci permetterà di raggiungere il Refuge du Gouter. In breve il tracciato comincia a risalire un lungo vallone di terreno morenico, zig-zagando con brevi svolte fino al punto in cui alla nostra sinistra vediamo una piccola costruzione, una capanna forestale. Proseguiamo lievemente a destra, seguendo comunque il sentiero ben segnato, e risaliamo un tratto roccioso. Continuiamo la salita e vediamo sulla nostra destra avvicinarsi sempre più il Refuge de Tete Rousse (3.167 metri). Il rifugio sorge a lato di un piccolo ripiano nevoso, non è necessario raggiungerlo in quanto il tracciato mantiene la sinistra. Attraversiamo questo pianoro e riprendiamo a salire fino al Gran Couloir, un canalone molto pericoloso per le frequenti ed improvvise scariche di sassi e detriti. Prudentemente indossiamo il caschetto, e velocemente, uno alla volta, lo attraversiamo. Proseguiamo poi molto attentamente per evitare la caduta sassi, troviamo alcuni tratti attrezzati con funi metalliche e raggiungiamo la meta della nostra tappa, il rifugio per il nostro pernottamento: il Refuge du Gouter (3.817 metri).

Al mattino successivo, alle h. 2,00 colazione e via. Risaliamo il breve pendio alle spalle del rifugio e raggiungiamo la cresta che seguiamo a destra; oltrepassata l’Aiguille du Gouter, proseguiamo lungo un’ampia cresta di neve che con una discreta pendenza, ci permette di arrivare al Dome du Gouter, una tondeggiante vetta di 4.304 metri. Ci è possibile anche raggirare la sua sommità, a destra o a sinistra, a seconda della traccia più evidente. A questo punto iniziamo una dolce discesa che ci porta al Col du Dome, riprendiamo poi a salire e raggiungiamo la Capanna Vallot (4.362 metri). Procediamo lievemente a destra e seguiamo la cresta che diventa abbastanza ripida e più aerea, superiamo due “dossi” denominati la Grande Bosse e la Petite Bosse, e oltrepassiamo a sinistra le rocce della Tournette. Manca poco alla cima, proseguiamo percorrendo la rettilinea cresta che ci porta direttamente sulla vetta del Monte Bianco.

 

Da Le Fayet / St. Gervais (Francia), prendiamo il “Tramway du Mont Blanc”, il trenino a cremagliera che ci permette di raggiungere Nid d’Aigle (2.372 metri). Proseguiamo come sopra descritto nell’itinerario da Les Houches.
Immagini

 


Il Monte Bianco e il Mont Maudit Sulla vetta del Monte Bianco

Monte Bianco

keep2porn.net