di Gianni Molino
Leggere questo libro è come entrare nei luoghi che vengono descritti e rivivere le situazioni e gli avvenimenti del passato. Scorrendo le pagine ci si rende conto che molto di quel passato non c’è più, il paesaggio è cambiato, si è trasformato, a volte in maniera così radicale da lasciarci sorpresi. Per chi ha qualche anno sulle spalle è un tornare indietro con la memoria e rivivere momenti che, seppur sottolineati da una fatica costante, lasciavano spazio ad emozioni, sentimenti e valori difficili da recuperare oggi. Per chi è venuto dopo e fa fatica a credere e a capire quel modo di vivere così semplice ma complesso allo stesso tempo, è un’opportunità per approfondire la conoscenza del territorio, per capire le usanze e le tradizioni, un modo per riscoprire le proprie radici. Alla base di questo lavoro non c’è solo uno studio approfondito, una ricerca minuziosa e una documentazione puntuale ma soprattutto un grande amore per la propria terra, un senso forte di appartenenza a questi luoghi, la necessità di trasmettere, di far conoscere per non dimenticare. Non posso quindi far altro che ringraziare veramente di cuore l’autore per questo volume che rappresenta un’importante raccolta di dati, di fatti, di avvenimenti, di annotazioni sulla lingua, di immagini e di reperti, per la scientificità del lavoro e soprattutto dedizione con cui il professor Molino l’ha condotto a termine. E lo ringrazio anche per la sensibilità che ha avuto nel ricordare a tutti noi che la storia, la cultura, le origini della nostra comunità non possono e non devono andare perse.
Editore: Zeisciu Associazione Culturale Centro Studi
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