di Laurence Gonzales
A 6.500 metri di altezza, con una gamba rotta, Joe Simpson è dato per spacciato. Senza cibo, senza una tenda, trascorre sei giorni vagando per il Siula Grande fino a quando raggiunge il campo base. Come ha fatto a sopravvivere? Lo skipper di una barca a vela, naufragata nelle acque dell’Atlantico, abbandona lo scafo rovesciato e comunica ai quattro compagni di equipaggio inorriditi che va a “recuperare l’automobile”, per poi essere divorato dagli squali. Perché alcuni uomini sopravvivono contro ogni ragionevole possibilità, mentre altri soccombono in situazioni in cui potrebbero essere salvati? Perché in una situazione di rischio, il 90 per cento di noi si fa prendere dal panico, mentre il 10 per cento resta freddo, concentrato e, soprattutto, vivo? In questo libro l’autore porta i lettori nella regione di confine tra la vita e la morte a guardare nel cuore e nella mente delle persone che sono sopravvissute in situazioni impossibili e di quelle che invece si sono lasciate morire. Attraverso l’osservazione di casi e l’analisi di numerosi studi teorici, Gonzales spiega la vera essenza della sopravvivenza. Le battaglie interiori combattute tra paura e speranza, ragione ed emozioni, disperazione e comportamenti adeguati alla situazione. Ci fa vedere come tutti i sopravvissuti attraversino la medesima trasformazione psicologica e che cosa succede quando un essere umano si trova ad affrontare la fine.
Editore: Casa Editrice Corbaccio S.r.l. – Milano
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