di Marco Albino Ferrari
Tragedia sul Monte Bianco Dalla Val Veny, poco sopra Courmayeur, il Monte Bianco appare come una cattedrale di neve e granito, su cui incombono seracchi, creste, pareti divise tra loro da canaloni di ghiaccio. Proprio là in mezzo, nel punto culminante dell’intero versante, spicca un pilastro dalla forma rettilinea: il Pilone Centrale del Frêney. è su quel remoto lembo di roccia rossa che si è consumata, nel mese di luglio del 1961, una delle vicende più drammatiche della storia dell’alpinismo. Sette scalatori guidati da Walter Bonatti e Pierre Mazeaud si trovano intrappolati nella bufera. Per giorni le squadre di soccorso tentano di raggiungerli mentre l’Italia del miracolo economico, curiosa e partecipe, attende gli sviluppi. Dalla radio e dalla televisione i giornalisti Andrea Boscione ed Emilio Fede raccontano un dramma clamoroso che si consuma in diretta, ma che rimane lontano, invisibile dentro le nubi. Attraverso la scrittura potente ed evocativa di Marco Albino Ferrari la storia prende i contorni di un vero mito moderno. Uscito per la prima volta a metà anni Novanta, Frêney 1961 è diventato un classico della letteratura di montagna. Marco Albino Ferrari è nato a Milano nel 1965. Giornalista e scrittore, ha fondato e dirige il periodico Meridiani Montagne. Ha curato Il giorno delle Mésules. I diari di un alpinista antifascista di Ettore Castiglioni ivalda, 1993) e Storie di montagna (Vivalda, 2000).
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