di A. Cicogna, M. Manica, D. Negretti
Come un faro nella notte, Arco è il punto di arrivo di tutti i climber. Arco è il nome che da qualsiasi parte del mondo si provenga sappiamo pronunciare. Ad Arco si scala praticamente tutto l’anno, e la roccia è un gioiello. Ad Arco c’è il Rock Master e il concentrato più portentoso di negozi di arrampicata di tutta Europa, niente da invidiare a Chamonix e forse neanche a Yosemite. E c’è il gelato più spettacolare che mai climber abbia gustato (e che anche Yosemite e Chamonix ci invidiano). Ma Arco è anche il punto di partenza: la finestra aperta sull’intera Valle del Sarca e sulle sue sorelle. A cinque anni dalla nostra prima guida è sorta l’esigenza di presentare una nuova edizione di Falesie di Arco, aggiornata con 106 proposte rispetto alle precedenti 80, per oltre 3700 tiri su strapiombi e tetti, placche e muri verticali da poter offrire ai variegati palati dei climber. Con un terzo in più di proposte e senza mai dimenticare che il lavoro di chiodatura, pulitura, manutenzione, richiodatura delle falesie ha più che mai il volto e le mani di pochi, tenaci e sfegatati appassionati, il nostro augurio rimane immutato: che questo lavoro possa contribuire al vostro divertimento. Possa farvi tornare a casa con nuovi sogni, nuovi progetti, nuova voglia di tornare a mettere mani e piedi su tutti questi gioielli.
GARMIN MAPPATURA SATELLLITARE BY GARMIN
Pagine 460 Lingua ITA Prezzo di copertina 29,50
ISBN 978-88-96634-00-4
Editore: Versante Sud srl – Milano (Mi)
Email: versantesud@versantesud.it
Antonella Cicogna, milanese, giornalista professionista e traduttrice. Innamorata delle montagne, dal 1995 si è trasferita in trentino. Coniugando il suo lavoro con la passione per la roccia, ha viaggiato e scalato in Oman, Iran, Pakistan, India, Colombia, Perù, Ecuador, Usa e Canada, realizzando reportage di viaggio e alpinismo per testate laiche e specializzate. In letteratura di montagna, le opere da lei tradotte per Versante Sud, Imparare a respirare di Andy Cave e Thomaz Humar. Prigioniero del ghiaccio di Bernadette McDonald hanno vinto rispettivamente il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” 2008 e il Premio ITAS Cardo d’Argento 2010. Per cinque anni è stata responsabile dell’Ufficio Stampa del Filmfestival Internazionale della Montagna “Città di Trento”. Nel 2007 è diventata mamma di Sonia.
Mario Manica, roveretano, accademico del C.A.I e membro del GHM ha vissuto il suo primo incontro con l’arrampicata a quattordici anni, nelle storiche falesie attorno a Rovereto. Promotore di un alpinismo di ricerca ed esplorativo, dal 1985 al 2004 ha aperto vie in Patagonia, Alaska, Baffin, Groenlandia, North West Territories, Borneo, Iran, Oman, Mali, Marocco. Nel Grande Nord è tra i pochi alpinisti ad annoverare dal 1988 al 2000 il maggior numero di prime ascensioni su Big Wall.
Dal 2004, in seguito a un incidente su una parete in Venezuela, si è dedicato alla MTB condividendo questa passione con il Team Carpentari di Torbole. Da sempre grande appassionato di letteratura di montagna, cura le pagine di cronaca alpinistica extraeuropea per la Rivista del Cai. È testimonial Camp e Asolo. Nel 2007 è diventato papà di Sonia.
Davide Negretti, comasco, da anni conoscitore del lecchese verticale, nel 2003 si è trasferito in trentino richiamato dallo splendido calcare di Arco e della Valle del Sarca, dove ora abita, a due passi dal Lago di Cavedine. Per diversi anni ha lavorato per alcuni rifugi trentini – non ultimo il Damiano Chiesa sul Monte Altissimo – maturando una profonda conoscenza della zona. Con la sua matita ha fermato su carta i profili e le linee delle falesie della Valle e lavorato a pieno ritmo alla realizzazione della presente guida.