1955 – 2005 CRISTO DELLE VETTE – BALMENHORN 4.167 METRI
Ricorreva nel 2005 il cinquantenario della statua del Cristo delle Vette posata sul Balmenhorn a 4.167 metri ed inaugurata esattamente il 4 settembre del 1955.Il Balmenhorn, come vetta, non compare nell’elenco ufficiale dei “4.000” dell’arco alpino. Non ha i requisiti per essere considerato una vetta, è comunque ad una quota importante ed è costituito da un affioramento roccioso nelle vicinanze del Colle Vincent, tra la Piramide Vincent e il Corno Nero, nel gruppo del Monte Rosa. Ultimamente il Balmenhorn ha acquistato un aspetto certamente più importante; infatti non tanti anni fa si alzava dal livello del ghiacciaio con pochi metri di roccia, superabili con una breve corda fissa. Da alcuni anni invece, con l’innalzamento della temperatura e la conseguente tendenza generale dei ghiacciai a ritirarsi, il livello della crosta glaciale circostante si è abbassato di diversi metri e la salita è più impegnativa e lunga (di poco, comunque !!!). Il tratto roccioso è oggi attrezzato con corda fissa e pioli metallici, posizionati pochi metri più a destra rispetto a prima. Sul Balmenhorn, a pochi metri di distanza dalla statua del Cristo delle Vette, va rammentata ed evidenziata la presenza del Bivacco Giordano, molto utile … anzi indispensabile riparo in caso di condizioni meteo pessime o comunque di necessità.Ogni anno il Cristo delle Vette rappresenta la meta per migliaia di alpinisti, un punto di arrivo o comunque un punto di riferimento ed orientamento, visibile anche da lontano. Il 4 settembre 1955 l’inaugurazione della statua del Cristo delle Vette. Ma come e perché è nata l’idea della sua realizzazione? E come è stata costruita, trasportata e posata ?
Durante la seconda guerra mondiale, lo scultore torinese Alfredo Bai, partigiano comandante di un reparto della Divisione Valle Orco, fece un voto: se fosse tornato dalla guerra “sano e salvo”, avrebbe realizzato una statua del Cristo Redentore da posare su una vetta in ricordo dei Caduti in guerra.Lo scultore ebbe però dei problemi nell’ottenere i finanziamenti, ogni disponibilità economica nel dopo guerra era destinata a cose ritenute più importanti. Alfredo Bai pochi anni dopo fece un altro voto, quando la moglie, nel 1949, si ammalò gravemente rischiando di perdere la vita. Miracolosamente però la signora Bai si riprese fino alla completa guarigione. Questa volta lo scultore riuscì ad ottenere diversi aiuti, fondamentali per la riuscita del progetto. Nei primi mesi del 1955, infatti, ci fu una sottoscrizione proposta da “Il popolo nuovo”, un quotidiano di Torino. Dopo soltanto un anno dalla posa della statua del Cristo degli Abissi nel Golfo di San Fruttuoso, la sottoscrizione ebbe notevoli riscontri, sia economici che materiali. In poco tempo venne raccolta una somma superiore ai due milioni di lire, oltre al gesso, alla creta e al bronzo, quest’ultimo recuperato dal Ministero della Difesa riciclando i rottami bellici. Alfredo Bai iniziò a lavorare alla preparazione dello stampo per la fusione, effettuata successivamente presso gli impianti della Fonderia Merenda. Negli ultimi giorni del mese di luglio, gli 11 moduli costituenti la statua vennero assemblati in una grande stalla, messa a disposizione appunto per la costruzione. Successivamente la statua venne smontata e i pezzi furono trasportati a Gressoney-Saint-Jean. Qui, grazie ai 35 militari (alpini, artiglieri, conducenti e genieri) della Scuola Militare di Aosta, arrivarono al Lago del Gabiet per mezzo di una ferrovia a scartamento ridotto. L’attraversamento del lago venne effettuato con un barcone a remi. Dopodiché il trasporto proseguì, con l’aiuto degli asini dove possibile, e con mezzi studiati per l’occasione, tipo barelle rinforzate, toboga, slitte (tavole di legno montate su sci accoppiati), fino alla Capanna Gnifetti e poi sulla cima del Balmenhorn. In queste ultime righe descrittive, la statua è… “volata” rapidamente dal Lago del Gabiet fino alla Capanna Gnifetti e poi al Balmenhorn !!! Si pensi però che, tra statua, materiali e mezzi da trasporto, sono saliti a 4.167 metri ben 20 quintali !!! Ultimato il basamento, in pochi giorni venne montata la statua e risistemato il bivacco.
Il Cristo delle Vette in numeri
360 cm = altezza del corpo statua
390 cm = altezza della statua + pedistallo
4.167 metri = quota del Balmenhorn
54 kg = peso della sola testa
1955 = anno di costruzione e posa
35 militari = addetti al trasporto in vetta
20 q.li = peso statua/materiali/mezzi trasporto
11 pezzi = moduli componenti la statua